In Italia sono 3 milioni le persone non autosufficienti, cioè incapaci di svolgere in autonomia le attività fondamentali di tutti i giorni: muoversi, alzarsi, vestirsi, alimentarsi, lavarsi o espletare le funzioni fisiologiche.
La non autosufficienza può colpire tutti e non è solo associata all’avanzare età: può essere causata anche da malattia o infortunio. Considerando infatti la fascia di età 55-74 anni, questo problema ha un forte impatto, colpendo una persona su 201. Se si considerano solo le persone oltre i 74 anni, non è autosufficiente una persona su 3.
In questa situazione si ha bisogno di un’assistenza qualificata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che ha costi elevati: le spese ammontano a circa 1.500 euro al mese per l’aiuto di una badante e possono superare i 4.000 euro al mese per la degenza in una struttura privata2.
L’aiuto pubblico, variabile da comune a comune e da Regione a Regione, non sempre garantisce la copertura di tutte le spese necessarie e i posti disponibili nelle strutture pubbliche convenzionate non sono sufficienti per tutti.
Proteggersi in anticipo è quindi un atto di responsabilità per tutelare il proprio tenore di vita e quello dei propri cari.
Universo Persona Rendita Autosufficienza è la soluzione assicurativa che offre una rendita capiente, per tutta la vita, a un prezzo fisso mensile, nel caso di incapacità nello svolgere 4 delle 6 attività quotidiane e basilari3.
Un esempio concreto
Un 50enne che inizia oggi a versare 100 euro al mese nella soluzione Allianz, in caso di perdita di autosufficienza, si garantisce una rendita rivalutabile di 2.000 euro al mese, da subito e per sempre.
Se la medesima somma venisse invece accantonata per creare una riserva finanziaria, il risultato dopo 20 anni sarebbe un capitale di 24.000 euro. Somma che si esaurirebbe in poco meno di un anno per sostenere le spese per le cure necessarie.
Considerando che, chi perde l’autosufficienza ha un’aspettativa di vita di 8 anni4, per una spesa complessiva di circa 192.000 euro (tra cure mediche e assistenza), la differenza di efficacia tra la soluzione assicurativa e il risparmio è evidente.
L’assegno di accompagnamento può non bastare e ha tempi lunghi
L’aiuto dello Stato consiste prevalentemente nella partecipazione alla spesa per il ricovero in una struttura pubblica o nel riconoscimento dell’assegno di accompagnamento che ammonta al massimo a 533 euro per dodici mensilità5. Sono previste ulteriori forme di sostegno che dipendono dalla causa della non autosufficienza (professionale o extraprofessionale), dall’età (prima o dopo la pensione) e dai contributi versati (lavoratori dipendenti, autonomi o liberi professionisti). Inoltre, solo una parte limitata di comuni e amministrazioni locali prevede aiuti per la non autosufficienza come prestazioni assistenziali, assegni di cura, voucher, buoni socio sanitari e altre forme di sostegno economico – di importo variabile da città a città – erogati in base a valutazioni ISEE sulla persona richiedente.
L’assegno di accompagnamento INPS, invece, spetta a ogni cittadino non autosufficiente. Per richiederlo, è necessario seguire questi tre passaggi: